giovedì 26 marzo 2020

Recensione: Aristotele Detective

Aristotele Detective


Autrice: Margaret Doody
Anno di pubblicazione: 1978
Genere: Storico – Giallo
Editore italiano: Mondadori (1980), Sellerio Editore

Sinossi della trama
Nell'Atene da pochi anni conquistata da Alessandro Magno, il facoltoso Boutades viene ritrovato morto con una freccia conficcata nel collo.
Stefanos, un onesto cittadino ateniese in procinto di sposarsi, assiste al funerale del ricco defunto aspettandosi che l'erede seguisse il tradizionale vago giuramento di vendetta agli dei nei confronti dell'ignoto omicida, ma Polignoto, nipote di Boutades, inaspettatamente lancia pubblicamente un anatema di vendetta contro Filemone, cugino di Stefanos esiliato dalla città alcuni anni prima.
Per il giovane si apre quindi un calvario sociale in quanto parente di un accusato di omicidio e designato difensore del cugino assente. Per cercare di uscire dagli impicci e risalire alla verità, Stefanos si rivolge al suo vecchio mentore Aristotele, le cui capacità logiche e deduttive sono sempre state fenomenali anche al di fuori della semplice retorica.

Commento al testo
Il libro si presenta molto peculiare e diverso dall'ordinario: l'autrice canadese infatti non opta per uno stile in terza persona distaccato e classico di molti romanzi gialli precedenti, ma adotta un approccio completamente differente narrando le vicende dall'unico punto di vista di Stefanos, che non è solo il protagonista delle vicende, ma anche voce narrante dell'intero romano dipinto in prima persona.
Altro punto piuttosto curioso è che, differenza di quanto il titolo possa far pensare, il protagonista delle vicende non è il famoso filosofo peripatetico, il quale risulta altresì un comprimario di importanza fondamentale per la risoluzione dell'intricato caso, ma la cui presenza non è né ingombrante né risolutiva come un deus ex machina: Aristotele, la cui brillante caratterizzazione traspare dai dialoghi con Stefanos prima ancora che dalle considerazioni del protagonista, è più una guida che non un risolutore come possono esserlo figure analoghe come Sherlock Holmes o Nero Wolfe.
Altra peculiarità di questo romanzo è l'ambientazione storica del mistero: l'autrice infatti dimostra anche una profonda conoscenza della Grecia ai primordi di quella che oggi è nota come epoca ellenistica e dalle parole e dai pensieri di Stefanos traspaiono tutti gli elementi ed i costumi dell'epoca in maniera viva e vibrante e la sensazione di essere in mezzo all'antica Atene mentre le pagine scorrono si fa palpabile e fornisce uno spaccato di quella che doveva essere la quotidianità di quei tempi.
In definitiva, Aristotele Detective si muove fin dal titolo in una maniera sempre inattesa, fresca e piacevole, con un ritmo mai smorto e con sempre notevoli colpi di scena fino alla degna conclusione del mistero.

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