Narciso e Boccadoro
Autore: Hermann Hesse
Anno di pubblicazione: 1930
Genere: Narrativa – Romanzo di
formazione
Editore italiano: Mondadori (3 edizioni
del 1933, 1978 e 1981)
Sinossi della trama
Il giovane monaco Narciso è un dotato
filosofo e studioso, che già in giovane età viene insignito
dell'incarico di assistente di greco nella scuola del Monastero di
Mariabronn. Un giorno vi arriva Boccadoro,
figlio di un notabile locale, orfano di madre e disprezzato dal padre
in quanto erede della peccaminosa natura della misteriosa figura materna.
I due giovani stringono una forte
amicizia, ma il percorso da studioso di Boccadoro viene impedito
dallo stesso Narciso, il quale gli rivela che la natura del ragazzo
non è contemplativa come quella dello stesso monaco, bensì è più
sensibile.
Dopo alcune timorose esperienze di
violazione delle regole del monastero che sembrano inizialmente
sconvolgerlo, Boccadoro conosce infine una donna che per lui è
disposta a tradire il marito e il ragazzo decide di abbandonare il
monastero e di abbandonarsi appieno alle nuove esperienze che l'amore
e i sensi gli offrono e che non ha mai davvero esplorato.
Quella notte, Boccadoro perde la
verginità e tutta la vita che aveva precedentemente conosciuto, per
intraprendere una vita errabonda, dominata dall'arte e dalla
passione.
Commento al testo
Come è suo tratto distintivo, il
romanzo di Hesse non ricostruisce in maniera particolarmente accurata
il periodo storico in cui le vicende sono ambientate, lasciando
l'intero intreccio in un vago passato dal sapore medievale, perché
il fulcro dell'opera si basa sul rapporto e l'antitesi tra le visioni
e le prospettive di entrambi i protagonisti.
Le vicende di Boccadoro e la sua
ricerca passionale e affidata al mondo dei sensi prende la maggior
parte del romanzo, dando maggior risalto all'anima inquieta
dell'artista, incapace di trovare il proprio posto nel mondo e
disposto a correre anche numerosi rischi e a passare sopra a
qualsiasi morale per inseguire l'amore e ad assecondare la propria
passione fisica nel corso di una vita piena di scoperte piacevoli e
dolorose, con una certa influenza anche della filosofia di Nietsche.
Per converso, il motore iniziale delle vicende è Narciso, talentuoso
e abile studioso e filosofo, è capace di intuire la psiche e la
natura delle persone, realizzata dall'autore con un'influenza non
solo stilistica delle teorie all'epoca molto diffuse di Jung: queste
capacità lo portano ad una vita molto più contemplativa e a cercare
risposte, soddisfazione ed illuminazione attraverso lo studio e
l'esplorazione delle varie vie della sapienza, che tuttavia appaiono
molto più accennate che non effettivamente esplorate dall'autore.
Il romanzo è narrato con una prosa
molto introspettiva ed è incentrata soprattutto sulle scoperte e
sulla sfera psicologica del personaggio narrante, lasciando quindi i
vari personaggi come dei complementi che permettono nuove scoperte ed
interazioni piuttosto che essere parte di una narrazione più
complessa, ma d'altronde non pare essere questo l'intento
dell'autore, che cerca piuttosto di mostrare un percorso per tentare
di arrivare ad una verità e ad una serenità superiore che nessuno
dei due protagonisti pare essere in grado di raggiungere, non
comunque da solo.
Leggere Narciso e Boccadoro significa
addentrarsi in un percorso che non tiene conto della normale
socialità, che è un elemento che rimane spesso e volentieri sullo
sfondo, quasi un'intelaiatura che al tempo stesso sostiene ed
intralcia l'esistenza: l'importante è andare alla scoperta di sé,
delle proprie inquietudini e del contemperamento o della
contrapposizione tra spiritualità e sensibilità materiale alla
ricerca di certezze e della serenità.
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