Siddhartha
Autore: Hermann Hesse
Anno di pubblicazione: 1922
Genere: Poema indiano – Romanzo di
formazione
Editore italiano: Frassinelli (1945),
Adelphi (edizioni del 1975 e del 2012)
Sinossi della trama
Siddharta, irrequieto ed insoddisfatto
figlio di un brahmino di un anonimo villaggio indiano, decide un
giorno di abbandonare la casa paterna assieme all'amico e seguace
Govinda per andare a vivere con gli ascetici Samana e apprenderne la
capacità di vivere con poco o nulla.
Quando i due amici sentono di non avere
più nulla da imparare, decidono di recarsi presso la setta del
Buddha Gotama, a cui Govinda decide di unirsi, mentre Siddharta
sceglie un altro percorso e cerca da solo la sua strada, trovando la
compagnia della bella Kamala, una professione ed uno stile di vita
che tuttavia non lo soddisfano perché non lo portano all'elevazione
morale e spirituale che il giovane ricerca incessantemente.
Ancora una volta, Siddharta abbandona
tutto e tutti...
Commento al testo
Come altre produzioni tipiche di Hesse,
questo romanzo viene raccontato tramite un narratore esterno al protagonista e le sue vicende sono ambientate in modo molto sfumato ed
indefinito nel tempo e nei luoghi, fornendo solo pochi nominativi da cui è
possibile dedurre che la vita di Siddharta si sviluppa in terra
indiana.
La mancanza di precisione nella
collocazione geografica e temporale tuttavia contribuisce a
focalizzare meglio l'attenzione sulla sfera interiore del
protagonista e sulla sua inquietudine esistenziale, di cui tutte le
altre persone con cui Siddharta entra in contatto non sono che
elementi a volte complementari e altre volte solo punti di contatto e
di confronto della sua morale e delle sue convinzioni.
In mezzo a vari passaggi toccanti e
pregni di filosofia, colpisce soprattutto come la vita di Siddharta, liberamente ispirata a quella del vero Buddha,
venga vissuta quasi per assoluti, con giudizi netti di superiorità e
di inferiorità su persone, fatti e pulsioni e con una costante
ricerca dell'elevazione e della purificazione. A proposito di
filosofia, tramite le parole e le ricerche del protagonista, Hesse
dimostra un certo sincretismo fra dottrine di diversa origine, da
quelle sue conteranee, come quelle di Nietzsche e Schopenhauer, a
quelle più tipiche delle regioni indiane, come l'induismo ed il
buddhismo, arrivando all'elaborazione di un pensiero del tutto unico
e personale che culmina in una visione complessa e completa che
infine supera tutti gli spunti e le dottrine di partenza.
Approcciarsi alla lettura di questo
libro significa addentrarsi in un'affascinante ricerca dal sapore
orientale, da cui attingere nozioni e saggezza in un percorso che
ancora oggi ha ben pochi metri di paragone per gli assoluti di cui è
composta e per le riflessioni essi indotte.
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