Dracula
Autore: Bram Stoker
Anno di pubblicazione: 1897
Genere: Gotico – Horror
Editore italiano: Sonzogno (1922),
Longanesi (1959 e 1966), Mondadori (1979 e 2005)
Sinossi della trama
Jonathan Harker, giovane avvocato
londinese, è in viaggio d'affari in Transilvania per incontrare il
Conte Dracula e curare con lui i dettagli della compravendita di una
dimora in Inghilterra, dove il nobile è intenzionato a trasferirsi.
La popolazione locale è scaramanticamente intimorita anche solo dal
nome Conte e cerca di dissuadere lo straniero dai suoi propositi, ma
l'aristocratico per contro si presenta come un anziano individuo
affabile, ospitale e di molte buone maniere, a discapito del fatto
che viva in un maniero piuttosto isolato e arroccato su una cima da
cui domina l'area circostante. La permanenza di Harker inizialmente
si rivela piacevole, ma con il trascorrere dei giorni cominciano ad
apparire fatti sempre più strani ed inquietanti, fino alla
terrificante scoperta sulla reale natura del Conte e del suo
maniero...
Poche settimane dopo, in Inghilterra
iniziano ad accadere fatti strani, di cui è invece testimone Mina
Murray, fidanzata di Harker, fatti che la giovane non si sa spiegare
mentre non ha notizie di Jonathan e ne attende il ritorno a casa di
un'amica...
Commento al testo
Seguendo lo stile a lui contemporaneo,
oggi desueto eppure ancora intrigante ed attuale, l'autore racconta
le vicende con una narrazione discontinua e non con un unico punto di
vista: i vari personaggi principali hanno ciascuno il proprio punto
di vista, ma tutti gli intrecci sono descritti in prima persona con
uno stile unico per delineare ciascun “soggetto scrivente”. Come
altri autori dell'epoca e dello stesso genere legato all'orrore del
tardo Ottocento, Stoker finge costantemente che la sua narrazione non
sia un punto di vista ritratto da un'ottica più o meno ravvicinata,
ma che sia composta da un mosaico formate dalle vive voci dei
protagonisti: l'intero romanzo è infatti strutturato come una serie
di estratti dai diari e di trascrizioni dalle registrazioni fatte dai
personaggi che narrano gli eventi a posteriori, con solo qualche
sporadica interruzione data da altri pezzi simili ad articoli di
giornale o lettere per integrare al lettore il quadro degli eventi
che saranno poi vissuti ed affrontati.
Tale tecnica permette una costruzione
progressiva degli eventi inspiegabili e delle sensazioni che lasciano
di volta in volta agli altri e di come anche i protagonisti si vedano
l'un l'altro e di come mutino le loro opinioni quando alle risposte
che riescono ad ottenere si sommano nuove e peggiori domande e quando
gli eventi non si risolvono nonostante i risultati raggiunti nella
lotta contro la minaccia.
Interessante è altresì il fatto che
tutti i vari personaggi principali siano tutti ben definiti, ognuno
con la propria psicologia e le proprie abitudini e sfumature, mentre
il vero personaggio principale, l'essere che dà il titolo al libro,
non si ricostruisce alla stessa maniera: salvo che nella parte
iniziale, in cui la sua natura non è ancora chiara ad Harker,
Dracula non ha particolari interazioni verbali e non pronuncia alcun
discorso fatidico e degno di nota, lasciando che le sue azioni
parlino per lui. Tutto ciò che lo riguarda è riportato nei diari
delle persone che lo incontrano e che con lui si scontrano, ogni
volta che compare in scena o che viene semplicemente citato, le
sensazioni sono completamente diverse e le sue azioni muovono ed
influenzano tutti, che ne rimangono inevitabilmente influenzati e
cambiati. Tuttavia le caratteristiche salienti del Conte vengono
viste e dipinte ogni volta in maniera diversa a seconda del
personaggio narrante e del suo modo unico di vivere gli eventi: il
risultato è una figura oscura, tetra, potente e minacciosa, ma la
cui caratteristica più rilevante è il poco che in fondo se ne sa al
di là del folklore sui vampiri, lasciando un ampio margine di
mistero attorno alla figura particolare di Dracula.
Curiosità
Sebbene le ricerche storiche abbiano
riconosciuto la figura del sovrano valacco Vlad Tepes Hagyak III,
meglio noto come Vlad l'Impalatore, Stoker ha distolto l'attenzione
dalla figura realmente esistita per concentrarsi su alcuni elementi
mitologici della Transilvania per creare una figura completamente
diversa e per molti versi unica nel suo genere.
La scelta artistica è stata di sicuro
azzeccata, perché non si può negare come Dracula sia stata e ancora
sia una fortissima fonte di ispirazione: non solo il romanzo di
Stoker è stato trasposto al cinema in versioni più o meno fedeli,
ma la figura stessa del Conte Dracula, tratteggiata con tratti
definiti e sfumati al tempo stesso, è stata oggetto delle più ampie
visioni, ritrasposizioni e rivisitazioni in un numero di opere
praticamente senza pari, passando dal taglio più comico-parodico (si
pensi ad esempio al film “Fracchia contro Dracula” o alla
versione interpretata da Lesley Nielsen) a quello erotico fino ai
filoni più recenti come “Dracula Untold”.
Tuttavia le trasposizioni e le
accezioni non sono solamente cinematografiche, in quanto la figura
del Conte Dracula ha avuto citazioni, rivisitazioni e opere nuove
pure su altri medium, quali opere musicali, fumetti e persino
ludiche: è stato infatti pubblicato nel 1987 un libro-game che vede
protagonisti sia Harker sia il Conte stesso nel suo maniero in
Transilvania e sono indubbie le influenze della figura e del folklore
di Dracula nel tratteggiare il personaggio del Conte Strahd e la
dimensione di Barovia nelle ambientazioni del famoso gioco di ruolo
Dungeons & Dragons.
Nel 2009 è stato pubblicato il seguito
ufficiale di Dracula, intitolato “Undead – Gli Immortali”
firmato da Dacre Stoker, pronipote dello scrittore, in collaborazione
con Ian Holt, mentre nel 2019 è ancora il pronipote, insieme a J. D.
Barker, a pubblicare un prequel basato sulle pagine del romanzo
originale di Bram Stoker non inserite nell'edizione poi pubblicata.
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