Cime Tempestose
Autrice: Emily Bronte
Genere: Romanzo Vittoriano
Anno di pubblicazione: 1847
Editore italiano: F.lli Treves (1926,
1934), Garzanti (1941), Utet (1950), Fabbri (1961) Bur-Rizzoli (1978,
2012, 2013, 2017), Mondadori (1983, 2012), Newton Compton (1993),
Bompiani (2018) , Einaudi (2019)
Sinossi della trama
Il ricco Mr. Lockwood affitta la tenuta
di Thrushcross Grange, abitazione sperduta nella brughiera inglese,
per sfuggire all'affollato e caotico ambiente cittadino. In una
visita ai vicini e al padrone della tenuta, Mr. Heathcliff, viene
sorpreso da una tempesta e viene quindi malvolentieri ospitato nella
casa colonica di Wuthering Heights, dove risiede l'enigmatico e
distaccato locatore assieme ad altri individui che mal si sopportano.
Nel corso della notte avviene un fenomeno particolare: un fantasma
sembra apparire alla finestra dell'ospite e Heathcliff,
sorprendentemente, sembra volerlo far entrare invece di scacciarlo.
Ammalatosi in seguito a tali eventi,
Lockwood si fa raccontare dalla governante Nelly Dean la storia della
tenuta e le origini di quell'evento singolare. La donna allora
rievoca le lontane memorie, proprie e altrui, di quello che è stato
un grande e tormentato amore...
Commento al testo
L'opera unica di Emily Bronte, oggi
annoverata tra i grandi classici della letteratura inglese, è un
libro che colpisce molto per struttura, stile ed eventi narrati.
Il libro infatti presenta una curiosa
struttura simmetrica al suo interno: i primi e gli ultimi capitoli
del romanzo sono avulsi dagli eventi e sono posteriori ad essi,
tratteggiando le conseguenze di ciò che è avvenuto decenni prima
dell'arrivo di Lockwood, inconsapevole narratore degli stessi per
mezzo di testimonianze dirette o indirette. Gli altri capitoli sono
invece equamente suddivisi nel dare spazio alle vicende e ai
patimenti di due generazioni delle due famiglie coinvolte e sconvolte
da Heathcliff, famiglie che anche nel numero dei componenti
presentano una struttura identica: un capofamiglia e due discendenti,
oltre alla servitù. Tutta una simmetria curiosamente e forse
irrealisticamente perfetta, frutto del gusto dell'epoca vittoriana,
che viene tuttavia turbata ed irrimediabilmente sconvolta per sempre
dall'arrivo in casa di un orfanello accolto per pietà.
Lo stile riprende la tecnica, diffusa
nell'Ottocento, della narrazione a posteriori tramite il racconto dei
fatti da parte di fonti esterne alla voce narrante, ma a differenza
di altre opere più o meno coeve, l'autrice non arriva a dipingere
una vicenda a lieto fine e non muove grandi critiche alla società
del suo tempo: quel che viene invece salta all'occhio è il modo
netto e vibrante con cui i sentimenti sono resi dai vari personaggi,
di come le loro emozioni sono vivide e palpabili e soprattutto la
loro intensità in certe parti anche violenta e travolgente, in
particolar modo quelle di Heathcliff e delle persone che coinvolge e
sconvolge con il suo amore, il suo odio e le sue manipolazioni
passionali e meschine al tempo stesso.
Il romanzo presenta una vicenda molto
terrena, ambientato in un territorio ben definito e ben noto ai
lettori del tempo, quello della brughiera inglese: in tale luogo
ampio ed indistinto al tempo stesso si dipana una storia in cui un
solo piccolo essere di radici ignote e sconosciute è in grado di
portare scompiglio con la sua presenza e con la sua passionalità
turbolenta non in una, bensì in due generazioni, con la sua forza
interiore impetuosa come quella di una tempesta, che gli consente di
arrivare dove vuole e che non si arrende nel suo desiderio nemmeno di
fronte alla morte.
Tuttavia, in mezzo ad una storia
concreta in tutti i suoi elementi, appaiono anche degli elementi
sovrannaturali la cui natura non è né spiegata né smentita
dall'autrice e che non rimangono a semplice corredo di una vicenda
intricata e tormentata: difficile comprendere se tali elementi
vogliono aggiungere un tocco particolare all'ambientazione
riprendendo dal folklore inglese riguardo agli ambienti della
brughiera oppure se risentano di una qualche influenza da parte dei
coevi romanzi gotici, ma di fatto la storia contiene anche qualche
influenza da parte di eventi inspiegabili e forse sovrannaturali.
Curiosità
Il romanzo, pubblicato originariamente
nel 1847 sotto lo pseudonimo di Ellis Bell, non venne accolto
favorevolmente dalla critica del tempo per la sua struttura più
complessa di quella di altri romanzi senza narratore oggettivo e
soprattutto per la sua inconsueta violenza nella rappresentazione
delle emozioni e dei sentimenti, al punto che venne inizialmente
tacciato di immoralità.
Dalla seconda edizione, pubblicata
postuma dalla sorella Charlotte nel 1850, l'opera è stata
riabilitata, studiata e tradotta, tanto da avere anche citazioni e
paragoni anche in altri studi letterari e citazioni in opere
musicali.
Dall'opera sono stati tratti anche vari
adattamenti cinematografici più o meno fedeli e persino due
sceneggiati RAI, del 1956 e del 2012.
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